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UNITI PER L’OSTEOPATIA
Evento presso la Camera dei Deputati
La salute passa anche attraverso l’osteopatia: criticità e soluzioni sull’attività professionale degli osteopati nella nuova compagine sanitaria
ROMA – L’incontro tenutosi alla Camera dei Deputati il 17 giugno 2025, promosso dalla Confederazione degli Osteopati Italiani (CONFOSIT), si è aperto con un’introduzione dell’Avvocato Arizia, presidente della suddetta Confederazione. L’Avv. Arizia ha ringraziato tutti i presenti e ha rivolto un augurio di pronta guarigione al Ministro Cappellacci, impossibilitato a partecipare per motivi di salute.
Il presidente di CONFOSIT ha sottolineato quanto “l’osteopatia meriti pieno dibattito nell’ambito sanitario” e ha ribadito, come già fatto in precedenti incontri, la necessità di istituire un albo professionale e un percorso formativo adeguato alle esigenze dei professionisti del settore. In un appello generale, l’Avv. Arizia ha invitato tutte le realtà coinvolte nella formazione e rappresentanza dell’osteopatia a unirsi nella comune causa della tutela degli interessi della categoria.
A seguire, sono intervenuti vari esponenti del partito Forza Italia.
L’Onorevole Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati e attuale presidente della Federazione Italiana Nuoto, ha aperto gli interventi. Consapevole dell’importanza dell’incontro, anche in considerazione della sala gremita, ha voluto rassicurare i presenti circa l’interesse del Ministero della Salute nei confronti dell’osteopatia. Ha sottolineato che l’ospitalità offerta testimonia la volontà di sostenere la categoria nel completamento del percorso di riconoscimento, invitando tutti a guardare al futuro con fiducia e ad affrontare questo momento di transizione con ottimismo.
È poi intervenuto l’Onorevole Casasco, presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) e presidente europeo dei Medici dello Sport. Ha evidenziato quanto l’osteopatia sia fondamentale in ambito sportivo, dichiarando: “Mi impegno a sollevare il problema della necessità e dell’utilità di questa figura, già presente in Europa, anche nel mondo dell’attività fisica italiana”. L’On. Casasco ha inoltre ricordato come molte misure sanitarie adottate nello sport siano state successivamente integrate nel Sistema Sanitario Nazionale.
Significativo anche l’intervento del Senatore Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato della Repubblica. Il Senatore si è detto compiaciuto della numerosa partecipazione e ha garantito massimo impegno e attenzione. Ha sottolineato come Forza Italia stia lavorando a un intervento analitico e ampio per ridefinire i campi di attività e regolamentazione delle varie figure sanitarie. Ha accolto con favore le proposte per il pieno riconoscimento della professione osteopatica, dichiarando che esse saranno recepite, valutate e armonizzate.
Successivamente, è stato dato spazio agli interventi di professionisti e studiosi del settore, chiamati a mostrare alle istituzioni la validità scientifica e clinica dell’osteopatia, illustrando i diversi ambiti in cui l’OMT (Osteopathic Manipulative Treatment) può contribuire al mantenimento e alla promozione della salute.
Particolarmente apprezzato l’intervento della Dott.ssa Anna Colaianni, focalizzato sull’efficacia dell’OMT in ambito pediatrico, con esempi sia teorici che pratici. Molto sentito anche l’intervento del Dr. Luigi Gallo, segretario di CONFOSIT, che ha trattato il rapporto tra osteopatia e geriatria. Dopo aver riportato alcuni dati demografici rilevanti – l’Italia è il Paese più anziano d’Europa, con una proiezione che vede oltre il 22% della popolazione sopra gli ottant’anni entro pochi anni – ha evidenziato il ruolo dell’OMT nel trattamento dell’anziano, anche attraverso la presentazione di un case report.
L’incontro si è concluso con la lettura di una lettera inviata dall’On. Ugo Cappellacci, Presidente della XII Commissione Affari Sociali, al Presidente della CONFOSIT. Di seguito il testo integrale:
“Gentile Presidente,
Desidero rivolgere a lei e a tutti i partecipanti del convegno un cordiale saluto, rammaricandomi sinceramente di non poter partecipare a quest’importante momento di confronto e approfondimento.
Ho avuto modo di incontrare lei e i vostri rappresentanti in più occasioni, ricevendo dalla vostra Confederazione un contributo prezioso, che testimonia la maturità e la consapevolezza con cui la Confederazione interpreta il proprio ruolo nel panorama sanitario italiano.
L’attenzione ai temi posti – dalle criticità ancora presenti all’urgenza di un pieno riconoscimento della professione – è perfettamente in linea con il lavoro che la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati sta portando avanti da tempo.
Proprio in quest’ottica, la Commissione ha recentemente concluso un’indagine conoscitiva sul riordino delle professioni sanitarie, con l’obiettivo di aggiornare e armonizzare i profili professionali alle nuove esigenze di salute della popolazione. È un lavoro che ha visto il coinvolgimento attivo di tutte le categorie interessate, inclusi gli osteopati, le cui istanze sono state ascoltate e valorizzate.
In linea con questo percorso, è attualmente in fase di definizione, da parte del Ministero della Salute, un provvedimento che terrà conto delle numerose richieste emerse nel corso delle indagini, con l’intento di completare il processo di regolamentazione della vostra professione anche attraverso l’attuazione degli ultimi adempimenti previsti dalla legge n. 3 del 2018.”**
Siamo consapevoli del ruolo sempre più centrale che l’osteopatia può assumere nel contesto di un sistema sanitario moderno e orientato alla prevenzione. Gli osteopati, infatti, rappresentano una figura professionale qualificata e capace di intercettare i bisogni emergenti legati all’invecchiamento della popolazione, alla cronicità e ai disturbi muscoloscheletrici, contribuendo in modo efficace al mantenimento della salute e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Ribadisco quindi il mio impegno, come Presidente della Commissione Affari Sociali, a sostenere ogni iniziativa che favorisca la piena integrazione dell’osteopatia tra le professioni sanitarie, nel rispetto delle competenze istituzionali e in costante dialogo con la rappresentanza professionale.
Con l’auspicio che il lavoro del convegno possa rafforzare ulteriormente questo percorso comune, rinnovo i miei più sinceri auguri di buon lavoro.
On. Ugo Cappellacci
Presidente della XII Commissione Affari Sociali
Alessandro Leone, D.O.
Evento presso la Camera dei Deputati
ROMA — Si è tenuto oggi, 28 marzo 2025, l’incontro ufficiale di presentazione della CONFOSIT (Confederazione degli Osteopati Italiani), una nuova realtà nata con l’obiettivo di ottenere il pieno riconoscimento istituzionale e professionale dell’Osteopatia.
All’evento, svoltosi presso il Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati grazie al supporto del partito Forza Italia, sono intervenuti i principali esponenti della confederazione: l’avvocato Antonio Arizia (Presidente), il Dott. Giovanni Muzzolon (Vicepresidente), il Dott. Luigi Gallo (Segretario e Tesoriere), il Dott. Francesco Manti (membro del collegio della CONFOSIT) e il Dott. Oliviero Bonetti (membro del Collegio della CONFOSIT e Presidente di APROS). Presente anche il Dott. Giorgio Pacchiarotti in rappresentanza di Forza Italia.
Un riconoscimento incompleto
Ad aprire l’incontro è stato l’avv. Arizia, che ha ricordato come il percorso di riconoscimento dell’Osteopatia sia iniziato nel 2018 con la Legge n.3/2018 (cosiddetta Legge Lorenzin). Tuttavia, da allora i progressi sono stati lenti e disorganici. I tentativi di completare l’istituzionalizzazione della professione – ha affermato l’avv. Arizia – sono stati pochi e maldestri.
Tra gli obiettivi centrali della CONFOSIT vi è l’equipollenza dei titoli: un passaggio fondamentale per tutelare chi ha frequentato scuole di osteopatia negli ultimi trent’anni, così come gli studenti attualmente in formazione. Inoltre, il riconoscimento pieno è necessario anche per garantire un titolo valido a quei professionisti che si dedicano alla formazione delle future generazioni di osteopati all’interno dei percorsi
universitari.
L’avv. Arizia ha ricordato che già nel 1995 l’Unione Europea richiedeva una normalizzazione della professione osteopatica. Da allora, nonostante i controlli e le accuse di abuso professionale, la figura dell’osteopata ha sempre dimostrato la propria legittimità, venendo riconosciuta come professione intellettuale ai sensi dell’articolo 41 della Costituzione Italiana. Tuttavia, questa situazione non è più sostenibile: è urgente l’istituzione di un albo professionale, prima che escano i primi laureati triennali in osteopatia (attesi per il 2027, avendo iniziato nel 2024/2025). La
creazione di un albo, inoltre, permetterebbe una maggior difesa della categoria.
Critiche alla formazione universitaria
La confederazione ha espresso soddisfazione per il riconoscimento ottenuto, ma ha anche sottolineato come questo sia arrivato con eccessiva frettolosità. Ne è derivato un inquadramento parziale della disciplina osteopatica e l’istituzione di un percorso di studi universitari che non risponde pienamente alle reali esigenze formative della professione. L’avv. Arizia ha criticato la mancata consultazione delle scuole di osteopatia nella formazione dei corsi di laurea triennale che verranno svolti negli atenei italiani: L’esperienza trentennale di chi ha portato avanti la formazione degli osteopati in Italia sin’ora serebbe certamente stata utile ai tavoli tecnici e avrebbe evitato molti disagi.
Inoltre, ad oggi, oltre agli osteopati già formati, numerosi studenti al 2°, 3°, 4° e 5° anno di formazione si trovano in un limbo normativo, senza garanzie chiare sul futuro del loro titolo. La CONFOSIT ha ribadito la volontà di affrontare questa fase di transizione in sinergia con gli organi istituzionali competenti.
L’intervento di Apros
Dopo l’intervento del Dott. Francesco Manti, la parola è passata al Dott. Oliviero Bonetti, membro del Collegio della CONFOSIT e Presidente dell’APROS
(Associazione per la Professione Osteopatica). Il Dott. Bonetti, osteopata e biologo attualmente impegnato in un percorso magistrale in neurobiologia, ha sottolineato l’importanza di incontri pubblici come questo: solo tramite la divulgazione è possibile costruire una massa critica in grado di influenzare in modo incisivo le istituzioni.
APROS – ha spiegato il Dott. Bonetti – non nasce in competizione con altre realtà, ma con l’intento di sostenere la professione osteopatica e garantirne uno sviluppo coerente e sicuro. Il Dott. Bonetti ha condiviso le critiche mosse alla formazione universitaria attualmente istituita: i percorsi non garantirebbero una preparazione completa, mettendo a rischio la qualità dell’intervento osteopatico e, potenzialmente, anche la sicurezza dei pazienti.
In un discorso chiaro e incisivo, il Dott. Bonetti ha descritto l’Osteopatia come un vero “collante” tra le varie specializzazioni sanitarie, evidenziando l’importanza di un approccio sistemico e non limitato al solo ambito muscolo-scheletrico. E proprio su questo punto ha denunciato la riduzione del campo di applicazione del trattamento manipolativo osteopatico (OMT) con il recente riconoscimento.
Questioni legali e limiti operativi
Una delle criticità più rilevanti emerse riguarda la definizione della disfunzione somatica, attualmente classificata nell’ICD-11 con il codice ME93.0. Secondo l’attuale designazione normativa, l’osteopata potrà intervenire esclusivamente su questa condizione. Qualsiasi trattamento su disfunzioni diverse, in caso di contenzioso, potrebbe esporre il professionista a ripercussioni legali.
Altro punto critico: l’Osteopatia è stata limitata al solo ambito preventivo, escludendone le funzioni curative, palliative e adiuvanti che invece sono riconosciute nella norma europea CEN 16686. Questa limitazione – ha affermato il Dott. Bonetti – ha causato l’interruzione di numerose collaborazioni cliniche e progetti di ricerca.
A portare un’altra testimonianza clinica è stato anche il Dott. Salvo Licciardello, Osteopata che ha collaborato con un reparto di cardiochirurgia pediatrica in Sicilia, dove il suo contributo è stato accolto con entusiasmo. Un appello all’unità Infine è giusto citare anche l’intervento del Dott. Luigi Gallo. Il Segretario della CONFOSIT ha voluto ringraziare i presenti e in particolare il partito Forza Italia, il cui sostegno ha reso possibile l’incontro. Ha inoltre ribadito l’importanza, in questo momento storico, di restare uniti come categoria per affrontare le sfide comuni e
costruire una professione solida, riconosciuta e tutelata.
Alessandro Leone

UNITED FOR OSTEOPATHY
ROME – An official meeting was held today to present CONFOSIT
(Confederation of Italian Osteopaths), a new organization created with the aim of obtaining full institutional and professional recognition of osteopathy. The event, held at the Palace of Parliamentary Groups of the Chamber of Deputies thanks to the support of the Forza Italia party, was attended by the main representatives of the confederation: lawyer Antonio Arizia (President), Dr. Giovanni Muzzolon (Vice President), Dr. Luigi Gallo (Secretary and Treasurer), Dr. Francesco Manti (member of the CONFOSIT Board) and Dr. Oliviero Bonetti (member of the CONFOSIT Board and President of APROS). Also present was Dr. Giorgio Pacchiarotti, representing Forza Italia.
An incomplete recognition
Opening the meeting was Dr. Arizia, a lawyer, who recalled how the process of recognizing osteopathy began in 2018 with Law No. 3/2018 (the so-called Lorenzin Law). However, since then, progress has been slow and disorganized. “Attempts to complete the institutionalization of the profession,” said lawyer Arizia, “have been few and clumsy.” Among CONFOSIT’s central goals is title equivalency: a step that is essential to protect those who have attended osteopathic schools over the past years.
However, progress since then has been slow and disorganized. “Attempts to complete the institutionalization of the profession,” said lawyer Arizia, “have been few and clumsy.”
Another CONFOSIT aim is title equivalency: a step that is essential to protect those who have attended osteopathic schools over the past thirty years, as well as students currently in training.
In addition, full recognition is also necessary to ensure a valid qualification for those professionals who are dedicated to training future generations of osteopaths within university programs.
Lawyer Arizia recalled that as early as 1995, the European Union called for the standardization of the osteopathic profession. Since then, despite inspections and accusations of unlicensed practice, the role of the osteopath has consistently demonstrated its legitimacy, being recognized as an intellectual profession under Article 41 of the Italian Constitution.
However, this situation is no longer sustainable: the establishment of a professional register is urgently needed before the first three-year osteopathy graduates (expected in 2027, having started in 2024/2025) complete their studies. The creation of a register would also allow for stronger advocacy for the profession.
Criticism of university education
The confederation expressed satisfaction with the recognition but it has been also pointed out that this happened too hastily. The result has been a partial framing of the osteopathic discipline and the establishment of a university study path that does not fully meet the real training needs of the profession. Lawyer Arizia criticized the failure to consult osteopathy schools in the development of the three-year degree programs that will be offered at Italian universities:
“The 30 years of experience of those who have been responsible for osteopathic training in Italy would certainly have been useful at the technical tables, and could have helped avoid many issues.”
Moreover, as of today, in addition to already trained osteopaths, many students in the 2nd, 3rd, 4th, and 5th year of training find themselves in a regulatory limbo, with no clear guarantees regarding the future value of their qualification. CONFOSIT reiterated its willingness to address this transitional phase in synergy with the relevant institutional bodies.
The speech by APROS
After the speech by Dr. Francesco Manti, the floor was given to Dr. Oliviero Bonetti, a member of the CONFOSIT Board and President of APROS (Association for the Osteopathic Profession).
Dr. Bonetti, an osteopath and biologist currently pursuing a Master’s degree in neurobiology, emphasized the importance of public meetings such as this one: only through public engagement and outreach is it possible to build a critical mass capable of effectively influencing institutions.
“APROS,” Dr. Bonetti explained, “was not founded in competition with other organizations, but with the intent to support the osteopathic profession and ensure its consistent and safe development.”
Dr. Bonetti shared his criticism of the current university training programs, stating that the proposed pathways do not guarantee comprehensive preparation, potentially jeopardizing the quality of osteopathic care and even patient safety.
In a clear and incisive speech, Dr. Bonetti described osteopathy as a true “glue” between the various healthcare specializations, emphasizing the importance of a systemic approach that goes beyond the musculoskeletal field alone. On this very point, he denounced the narrowing of the scope of osteopathic manipulative treatment (OMT) introduced by the recent recognition.
Legal issues and operational limitations
One of the most critical issues that has emerged concerns the definition of somatic dysfunction, currently classified in ICD-11 under code ME93.0. According to the current regulatory definition, osteopaths are only allowed to intervene in this condition. Any treatment of other dysfunctions could, in the event of litigation, expose the practitioner to legal repercussions.
Another critical point is that osteopathy has been limited to the preventive field only, excluding its curative, palliative, and adjuvant functions — functions that are instead recognized in the European standard CEN 16686.
“This limitation,” said Dr. Bonetti, “has led to the interruption of many clinical collaborations and research projects.”
Also sharing a clinical experience was Dr. Salvo Licciardello, an osteopath who collaborated with a pediatric cardiac surgery department in Sicily, where his contribution was enthusiastically received.
A call for unity
Finally, it is worth mentioning the speech by Dr. Luigi Gallo. The Secretary of CONFOSIT took the opportunity to thank those in attendance, and especially the Forza Italia party, whose support made the meeting possible. He also reiterated the importance, at this historic moment, of remaining united as a professional community in order to face common challenges and build a solid, recognized, and protected profession.
Alessandro Leone
